Seleziona una pagina

Senso di colpa: non solo dolore e depressione ma anche uno spunto di crescita

Spesso un senso di colpa eccessivo viene legato dall’immaginario collettivo a disturbi come la depressione (ma, come vedremo, non è l’unica patologia associata al sentimento di colpa): eppure riuscire a sentirsi in colpa è uno strumento che, entro certi limiti, risulta adattivo e una importante occasione di miglioramento.

Senso di colpa tra patologia e spunto di crescita. L’elaborazione del senso di colpa è una tappa fondamentale per riuscire a perdonarsi e amarsi.

Il senso di colpa nasce dal giudizio negativo di un’azione (compiuta o mancata) rivolta ad un’altra persona che genera nel soggetto tensione, emozioni di rimorso e rimpianto di fronte alla realizzazione che potevano sussistere altre possibilità d’azione.

Si tratta di un’emozione complessa: si delinea evolutivamente successivamente alle emozioni di base e ha il ruolo di inibire atti considerati immorali. In quest’ottica si configura dunque utile e adattiva poiché apre la strada alla riflessione, al cambiamento e all’eventuale attuazione di gesti riparativi.

Ogni cultura, inoltre, influenza questo aspetto sviluppando un consenso condiviso su quali azioni renderebbero colpevoli gli individui.

Quando il sentimento di colpa, però, si trasforma in giudizio o condanna imperdonabile, il rischio è di cadere nella sofferenza eccessiva e nella psicopatologia, attraverso forme rimuginative di auto-rimprovero fino a dolorose forme di auto-punizione.
I sentimenti di colpa, inoltre, caratterizzano diversi disturbi: il più scontato a cui pensare è la depressione ma, al polo contrario, ovvero all’assenza dei sentimenti di colpa, troviamo la personalità antisociale.

La propensione a sentirsi in colpa è riscontrabile anche nel Disturbo Ossessivo Compulsivo così come può essere presente nel DOC anche la paura per la colpa: se una persona con attacco di panico teme la paura, una con questa particolare sfumatura di DOC teme di potersi sentire in colpa.