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Maggio è il mese dedicato all’autoerotismo

Ecco, in breve, alcune curiosità sulla pratica dell’automasturbazione, i benefici e perché si è pensato di dedicare un mese di sensibilizzazione sul tema, che ancora rappresenta un tabù.

  • Fin dall’antichità: pratiche autoerotiche sono raffigurate fin dalla preistoria e anche l’automasturbazione con oggetti fallici artigianali non è prerogativa dell’ultimo secolo! Nell’immagine: Museo Arch. Regionale Paolo Orsi (Siracusa), vaso effigiante una donna che regge un ὄλισβος (ólisbos) o fallo artificiale innanzi a una cesta con altri attrezzi erotici. La prima testimonianza della masturbazione (il ritrovamento di un fallo di pietra levigata in una caverna in Germania) sembra risalire a 28000 anni fa!

    Un vaso antico che rappresenta una donna con ólisbos (fallo artificiale)

 

  • L’iniziativa di sensibilizzazione nasce in risposta al licenziamento di Joycelyn Elders medico che, negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90, in piena diffusione HIV, proponeva una maggiore conoscenza dei metodi contraccettivi e dell’autoerotismo, iniziativa che le costò il posto.

 

  • Aiuta a conoscere i propri bisogni e desideri e il proprio corpo, nei cambiamenti del corso della vita, vivendo la sessualità con più serenità e piacere.

 

  • Grazie alla maggior conoscenza e padronanza di sé e delle attività sessuali, l’autoerotismo migliora anche il sesso di coppia (desiderio, eccitazione, funzionalità).

 

 

  • Favorisce il sonno e il benessere, riducendo lo stress, grazie al rilascio di neurotrasmettitori tra cui il più noto, con funzione rilassante, è l’endorfina.

 

  • L’automasturbazione allevia la percezione del dolore e favorisce la salute generale della persona (ad esempio aumenta le difese immunitarie, riduce il rischio di malattie del cuore e di cancro alla prostata).

 

  • L’automasturbazione può essere parte del programma di riabilitazione in alcune disfunzioni sessuali.