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Un fenomeno di cui si inizia a parlare con una certa frequenza si colloca al polo opposto di quello in cui troviamo la condizione di eiaculazione precoce, qui recentemente introdotta.

Il tema di oggi, infatti, è l’eiaculazione ritardata, ovvero quella situazione in cui l’uomo fatica a eiaculare o ci impiega un tempo che considera, o viene vissuto nella coppia, eccessivo.

Molti uomini, spesso per pavoneggiarsi tra gli amici, si vantavano (più o meno verosimilmente) della propria capacità di prolungare il rapporto sessuale portandolo a tempi quasi biblici e alcuni esempi celebri (come ha fatto il cantante Sting che è stato equivocato o ha forse giocato su un aspetto della sessualità, il sesso tantrico, che approfondiremo in un altro momento) hanno alimentato questa leggenda per cui “più dura il rapporto sessuale più l’uomo farà un’ottima figura e la donna sarà soddisfatta”.

In realtà è ormai piuttosto noto come la soddisfazione femminile (considerando comunque che le donne presentano una grande variabilità l’una dall’altra sul modo di vivere e godere della sessualità) sia legata solo parzialmente alla durata del rapporto sessuale in sé e che, in ogni caso, un coito troppo prolungato spesso diventi fonte di disagio e non apporti un reale incremento della qualità sessuale percepita.

Quindi troppo poco non va bene e neppure troppo mi stai dicendo? Dico che è indispensabile che ogni coppia parli e trovi un equilibrio personale anche nei tempi del sesso.

Al di là delle credenze popolari, la difficoltà eiaculatoria è ormai riconosciuta tra i disturbi sessuali: è stata infatti inserita nell’ultima edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (American Psychiatric Association Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders, fifth edition, APA 2013) e può arrecare un notevole disagio nell’uomo (e nella donna).

A ogni modo, le cause possono essere molteplici ed è necessaria un’attenta diagnosi differenziale caso per caso per escludere altre condizioni o patologie.

Anche l’eiaculazione ritardata, quando vissuta con disagio, merita perciò di ricevere attenzione, al pari dell’eiaculazione precoce, squarciando quel velo di silenzio che ancora ricopre questa condizione